Anno A - San Matteo Evangelista
Il 30 Noovembre 2025, prima domenica di Avvento, avrà inizio il nuovo anno liturgico 2025-2026.
Anno A secondo S. Matteo
Durante l'Anno liturgico A saremo accompagnati principalmente dal vangelo di Matteo, che è senz’altro il vangelo più popolare, più letto e commentato.
Ogni vangelo ha una sua prospettiva, segue un suo progetto, disegna un suo ritratto della figura di Gesù. Il Vangelo di Matteo è particolarmente diretto a destinatari di origine ebraica convertiti al cristianesimo ed è probabilmente a questo che si deve la ricchezza di riferimenti al Pentateuco e ai libri profetici dell'Antico Testamento.
Al centro del Vangelo di Matteo c'è il "compimento del regno" e, seguendo questo filo rosso, si possono raccogliere gli insegnamenti di Gesù in cinque grandi discorsi: il discorso della montagna con riferimento alla legge del Sinai che Cristo "compie"; il discorso missionario nel quale il regno è annunziato, accolto e rifiutato; il discorso in parabole nel quale il regno è descritto nella sua crescita lenta, ma inarrestabile; il discorso sulla Chiesa che diventa il segno del regno; il discorso escatologico sul compimento del regno e sulla salvezza.
CARITAS e la GMP 2025
Anche quest'anno, in occasione della
IX Giornata Mondiale dei PoverI,
la CARITAS parrocchiale
propone la raccolta alimenti
dal 16 al 23 novembre 2025
«Sei tu, mio Signore, la mia speranza» (Sal 71,5)
Il tema scelto da Papa Leone XIV richiama ciascuno a riconoscere che la povertà non è un incidente della storia, ma un luogo teologico, un incontro possibile con il volto di Dio che si fa compagno di strada dei più piccoli. Ricorda il Papa nel suo messaggio:
"I poveri non sono un diversivo per la Chiesa, bensì i fratelli e le sorelle più amati, perché ognuno di loro, con la sua esistenza e anche con le parole e la sapienza di cui è portatore, provoca a toccare con mano la verità del Vangelo. Perciò la Giornata Mondiale dei Poveri intende ricordare alle nostre comunità che i poveri sono al centro dell’intera opera pastorale."
"Un momento di ricordo"
Nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario della Consacrazione della Chiesa San Lorenzo, la Schola Cantorum omonima proone per
Domenica 16 novembre alle ore 17.00,
in chiesa, “Un momento di racconto tra testimonianze, canto e immagini" per ricordare in diverse forme le donne e gli uomini che in questa chiesa hanno camminato nella fede.
14 settembre 2025 - ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE
Un dono prezioso e quasi dimenticato
Fin dagli albori del cristianesimo è stato importante se non essenziale recuperare il materiale che ha segnato la crocifissione di Gesù e questo per conservare e trasmettere la testimonianza dei fatti. Questi sacri oggetti sono stati gelosamente protetti e conservati per esporli alla venerazione dei fedeli lungo i secoli.
Si racconta che nel 326 Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, in un pellegrinaggio a Gerusalemme riuscì a recuperare parte della croce. Successivamente nel 628 anche l’imperatore Eraclio ritrova la santa reliquia della vera croce e dall’anno 631 viene istituita la festa dell’esaltazione della santa croce fissata al 14 settembre. In occidente e fino al 1960 vi era una festa anche il 3 maggio, successivamente abolita.
La parrocchia di San Pietro in Gu, che ricordiamo era matrice di zona, conserva molte reliquie di santi, e in particolare è stata pregiata di ricevere dal Vescovo Dionisio Dolfin nel 1626 una reliquia di S Croce. Un piccolo frammento di legno che l’allora parroco don Benedetto Leali ridusse per darne una parte al parroco di Chiampo che insisteva per ottenere una piccola porzione del prezioso legno.
Nell’inventario del 29 maggio 1720 si legge: “Sopra l’altare di san Sebastiano i visitatori trovano un tabernacolo in cui si conserva una reliquia della Santissima Croce”. Nella visita pastorale di mons. Priuli del 19 ottobre 1746 si legge: “Egli controllò tra l’altro le reliquie custodite in una cassetta lignea indorata, tra cui spiccava una croce d’argento contenete un frammento della croce di Gesù”.











